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Come distinguere le tartarughe femmine dai maschi

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Vi siete mai chiesti come si fa a sapere se una tartaruga sia maschio o femmina? In questo articolo daremo una risposta definitiva a questo quesito vedendo nel dettaglio quali sono le caratteristiche che distinguono i sessi sia nelle tartarughe acquatiche che in quelle terrestri.
Le tartarughe sono di sicuro i rettili domestici più diffusi, il loro aspetto simpatico e la loro relativa semplicità dal punto di vista dell’allevamento le rende gettonatissime anche fra i principianti che non resistono alla tentazione di portarsene una a casa. Spesso chi ne possiede una vuole tentare di riprodurla per questo ha la necessita di imparare a distinguerne il sesso, oppure vuole solo sapere se la propria beniamina sia maschio o femmina per pura curiosità.
Prima di tutto dobbiamo considerare che il termine tartaruga che comunemente viene utilizzato indistintamente per indicare questi animali è improprio, in quanto le specie terrestri si chiamano testuggini, mentre il termine “tartaruga” indica le specie acquatiche; questo è solo un chiarimento dovuto ma comunemente le due varietà vengono definite tartarughe acquatiche o d’acqua, e tartarughe terrestri o di terra.
La distinzione dei sessi sia nelle specie acquatiche che terrestri ha delle caratteristiche comuni e altre differenti, ma è bene precisare che esistono tantissimi tipi di tartarughe che presentano caratteristiche morfologiche estremamente variegate, quindi le indicazioni riportate in questa guida sono di natura generica e si riferiscono a quei caratteri distintivi che accomunano la maggior parte degli esemplari più comuni, ovviamente nel caso di specie particolari è meglio approfondire consultando le schede specifiche.
Altra cosa importante da considerare è che il sesso delle tartarughe spesso è identificabile solo quando queste hanno raggiunto una certa età, quindi cercare di identificare il sesso di una tartaruga neonata è un azzardo, in quanto nelle piccole tartarughe le caratteristiche che ci permetteranno di definirne il sesso non sono ancora sviluppate.
L’insieme di caratteristiche fisiche che distinguono i maschi dalle femmine è definito dimorfismo sessuale, di seguito analizzeremo queste peculiarità per comprendere il sesso delle nostre tartarughe ma per rendere la descrizione più chiara divideremo le tartarughe acquatiche da quelle terrestri.
Dimorfismo sessuale delle tartarughe terrestri
Prima di tutto dobbiamo considerare che in genere i maschi di tartaruga terrestre sono considerevolmente più piccoli delle femmine, quindi anche la differenza di dimensioni in un gruppo di testuggini adulte o sub-adulte più essere un indizio per la definizione del sesso.
Ma le sole dimensioni non possono indicare con esattezza il sesso di una tartaruga terrestre in quanto anche l’età e l’alimentazione influiscono sulle dimensioni di questi animali, quindi dovremo analizzare altre caratteristiche per renderci conto del sesso della nostra testuggine. la prima zona anatomica che andremo ad analizzare è il piastrone, ovvero la parte inferiore del guscio, se questa si presenterà completamente piatta si tratterà di una femmina, mentre se risulterà concavo saremo in presenza di un maschio. Questa caratteristica si è sviluppata per agevolare il maschio durante le copula, che altrimenti se presentasse un piastrone piatto non riuscirebbe a reggersi sul carapace della femmina.
Un altro elemento anatomico fondamentale nella distinzione del sesso nelle tartarughe di terra è la coda che nei maschi si presenterà lunga e affusolata, e in alcune specie presenterà anche un caratteristico sperone corneo. Questa conformazione permette al pene che viene estroflesso solo durante la copula, di raggiungere meglio l’orifizio della femmina per il passaggio del liquido seminale. Le femmine infatti, presentano una coda molto più corta e dalla natura tozza e doppia.
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photo credit: Mayer Richard (license)
Anche la parte terminale del piastrone che si trova immediatamente sotto alla coda differisce nei maschi e nelle femmine, in talune specie questa caratteristica è più visibile rispetto ad altre, ma in generale nel maschio le due ultime piastre hanno un’apertura più ampia e rotondeggiante per permettere il passaggio della coda durante la copula. In alcune specie tropicali di grandi dimensioni è possibile notare una grossa sporgenza che spunta dal piastrone, esattamente sotto il collo della tartaruga, questo sperone che è caratteristico solo dei maschi, serve come “arma” nella lotta con gli altri maschi ed è anche coinvolto nel corteggiamento della femmina.
Dimorfismo sessuale delle tartarughe acquatiche
Anche nelle tartarughe acquatiche le femmine sono generalmente più grandi dei maschi, e in alcuni casi questa differenza è molto notevole. Come le loro cugine terrestri anche le tartarughe d’acqua presentano una differenza nella conformazione del piastrone che differenzia i due sessi, infatti nel maschio questa parte risulta incavata verso l’interno, tuttavia questa peculiarità non è evidente come nelle testuggini terrestri in quanto le tartarughe acquatiche solitamente copulano in acqua e in questo i maschi sono agevolati, perché galleggiando riescono a reggersi meglio nell’atto della copula non avendo tutto il peso poggiato sull’estremità del carapace della femmina, in più la maggior parte delle tartarughe acquatiche ha una forma più schiacciata quindi la volta del carapace risulta più piatta rispetto alle specie terrestri e questo comporta il fatto che i maschi non abbiano sviluppato un piastrone molto concavo.
La copula nell’acqua, come abbiamo detto, facilita il maschio in merito alla gestione del peso ma in compenso richiede un buon appiglio per far si che la femmina non scappi una volta montata, a questo proposito le tartarughe acquatiche hanno sviluppato unghie molto lunghe e dalla forma uncinata che sono caratteristiche appunto dei maschi i quali le usano per appigliarsi al guscio delle femmine durante l’accoppiamento e in più sono utilizzate da molte specie anche per corteggiare le femmine.
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In fine anche nelle tartarughe acquatiche la coda del maschio risulta più lunga e sottile mentre le femmine presentano una coda molto più corta e tozza. Anche nelle tartarughe acquatiche l’identificazione del sesso è possibile solo quando queste avranno sviluppato le caratteristiche fisiche degli adulti, quindi diffidare da chi dice di poter riconoscere il sesso delle tartarughine acquatiche di 3 cm guardando le piastre del guscio o cose simili.
In copertina photo credit: Tambako The Jaguar(license)/a>

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Acquario per axolotl: una guida completa

Gli axolotl, con il loro aspetto unico e le loro caratteristiche affascinanti, sono diventati sempre più popolari come animali domestici. Questo anfibi acquatici richiedono un ambiente adatto per prosperare e un acquario ben progettato è essenziale per la loro salute e benessere. In questo articolo, esploreremo i punti chiave per la creazione di un acquario per axolotl su misura.
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Dimensioni e forma dell’acquario per axolotl

Foto by Canva.
Per far vivere bene e creare l’habitat ideale per l’axolotl è necessario fornire loro ampio spazio. Si consiglia di prendere una vasca delle dimensione di almeno 75 litri d’acqua per un singolo axolotl, se si aggiungono altri axolotl alla vasca è ovvio che la grandezza deve aumentare.
La vasca dovrebbe avere una forma più sviluppata il larghezza che in altezza, questo perché gli axolotl sono principalmente abitanti del fondo e richiedono più spazio per nuotare in orizzontale.
È ovvio, di conseguenza, che altri tipi di contenitori come fauna box, acquari piccoli, bocce e tartarughiere non vanno bene come vasche per questi anfibi.
Parametri dell’acqua
Il mantenimento di parametri idrici appropriati è vitale per la salute degli axolotl, proprio come succede per i pesci. La temperatura dell’acqua deve essere mantenuta tra i 15-20 °C, poiché temperature più elevate possono stressare e danneggiare queste specie che ama l’acqua fredda.
È essenziale utilizzare un termometro per acquari affidabile per monitorare regolarmente la temperatura. Inoltre, gli axolotl preferiscono acqua leggermente alcalina con un livello di pH compreso tra 6,5 e 8,0. Gli altri parametri sono No2 a 0, No3 tra 0 e 25 e il Cloro a 0.
Preparazione dell’acqua

Foto by Canva.
Ovviamente prima di inserire l’axolotl nell’acquario, l’acqua deve maturare proprio come quella per l’acquario dei pesci. Per l’acqua si può anche utilizzare quella del rubinetto, ma bisogna trattarla con prodotti specifici per renderla ideale e far creare la giusta flora batterica. È bene preparare l’acquario e l’acqua già 30 giorni prima dell’inserimento dell’animale.
Filtrazione e qualità dell’acqua
Gli axolotl sono sensibili alla qualità dell’acqua; quindi, investire in un buon sistema di filtrazione è fondamentale. Si consiglia un filtro che fornisca sia una filtrazione meccanica che biologica per mantenere l’acqua pulita e priva di sostanze nocive. Il filtro può essere sia interno che esterno, bisogna prenderne uno adatto ai litri delle vasca.
Inoltre, più o meno una volta al mese, sono necessari cambi d’acqua regolari di circa il 30% per mantenere una qualità ottimale dell’acqua. Bisogna anche pensare prima a dove posizionare l’acquario, mai in un luogo dove arriva la luce diretta per evitare la creazione eccessiva e problematica di alghe e anche perché l’axolotl preferisce l’ombra.
Substrato e decorazioni dell’acquario per axolotl

Foto by Canva.
La scelta del substrato giusto è importante per gli axolotl, in quanto possono ingerire accidentalmente piccole particelle, portando a problemi digestivi. Rocce gradi, abbastanza da non poter essere ingeriti dall’anfibio, come decorazione o sabbia fine sono scelte ideali, evitando ghiaia o piccoli ciottoli che, se ingoiati, possono provocare blocchi intestinali.
Fornire nascondigli e decorazioni, come grotte, rami o piante, è essenziale per creare un ambiente privo di stress per gli axolotl. Ovviamente ogni casa che viene aggiunta nell’acquario deve essere acquistata e creata o fatta appositamente per l’acquario, mai inserire oggetti, piante ecc. presi per strada, a mare o in altri negozi che non vendono prodotti creati per acquario! Si inquina l’acqua e gli animali all’interno muoiono.
L’axolotl cosa mangia?
Quando si tratta di allestire un acquario per axolotl, è necessario prendere in considerazione diversi fattori per garantire le loro condizioni di vita ottimali, come la giusta alimentazione. In commercio si trovano vari tipi di cibi perfetti per gli axolotl.
Gli axolotl sono carnivori opportunisti e la loro dieta si basa principalmente su insetti, vermi e piccoli crostacei. Tuttavia, in cattività, è possibile offrire loro una varietà di cibi che soddisfano le loro esigenze nutrizionali. I cibi sono sia congelati che secchi (in confezioni come quelle dei pesci).
Creare l’habitat ideale
La creazione di un acquario per axolotl richiede un’attenta considerazione delle loro esigenze specifiche. Fornendo uno spazio adeguato, mantenendo parametri dell’acqua appropriati, garantendo una buona filtrazione e scegliendo substrati e decorazioni adatti, i proprietari di axolotl possono creare un habitat fiorente per queste creature uniche.
Ricorda di monitorare regolarmente le condizioni dell’acqua e di fornire una dieta equilibrata per garantire la salute e il benessere a lungo termine dei tuoi axolotl.
Leggi anche: Acqua per anfibi e rettili, quale scegliere?

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