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Come allontanare i serpenti senza fargli del male

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Quali sono i metodi per allontanare i serpenti senza fargli del male?

Può capitare, che durante la primavera e l’estate, la nostra casa diventi un passaggio abituale di serpenti e altri rettili. Questo avviene perché i rettili in questo periodo sono in piena attività, dopo il lungo inverno passato in letargo. Se non ami questi rettili, ma li rispetti come è giusto che sia e ti stai chiedendo: come allontanare i serpenti senza fargli del male? Ti comunico che sei nel posto giusto, infatti ora ti rivelerò alcuni rimedi per allontanare i serpenti.

Come allontanare i serpenti? Prevenire è meglio che curare

La prima cosa da fare per non trovarsi la casa invasa dai serpenti è effettuare una derattizzazione preventiva, così da eliminare le prede principali dei serpenti cioè topi e ratti, prima che i loro nemici naturali si risveglino dal letargo invernale. Inoltre puoi adoperare diversi rimedi per allontanare i serpenti, come ad esempio dei dissuasori, questi non sono altro che semplici strumenti che emettendo degli ultrasuoni fastidiosi che tendono a far allontanare i serpenti. In commercio esistono anche diversi repellenti per serpenti che vanno versati o semplicemente spruzzati sul prato e sulle aree adiacenti alla casa.

Cosa fare se la mia casa è infestata dai serpenti?

Nel caso la tua casa fosse stata già invasa dai serpenti, dovrai necessariamente ricorrere ai repellenti per serpenti che ti garantiscono un ottimo risultato senza alcun danno per gli animali. I serpenti una volta catturati verranno rilasciati in un’ambiente sicuro come ad esempio in campagna aperta oppure in un bosco.  Non tutti i serpenti sono pericolosi per l’uomo, infatti le specie più comuni presenti nelle città e nei centri abitati d’Italia sono solitamente, serpenti appartenenti alla famiglia dei colubridi e sono innocui, essendo privi di veleno. La situazione è leggermente diversa se si parla di abitazioni in montagna o comunque in aperta campagna dove è possibile incontrare la vipera che è l’unico serpente velenoso presente in Italia.

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Bisogna allontanare i serpenti, non ucciderli. Per questo motivo ti consigliamo vivamente l’uso di questi repellenti per serpenti:

Perché è importante non uccidere i serpenti?

I serpenti sono molto utili per l’ecosistema italiano, infatti nutrendosi di piccoli roditori ne mantengono sotto controllo la diffusione. Le persone tendono ad uccidere questi magnifici animali, ma ciò va assolutamente evitato in quanto la maggior parte di essi non costituiscono alcun tipo di pericolo per gli essere umani o comunque per gli animali domestici. Inoltre sono protetti dalla legge come tutta la fauna italiana.

Ricordati di non uccidere mai i serpenti. Qualora dovessi avere un incontro ravvicinato con uno di questi splendidi rettili, per prudenza non avvicinarti troppo, ma non ucciderlo per nessuna ragione perché oltre a fare un enorme danno all’ecosistema commetterai anche un reato.

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Salamandra pezzata: le sue caratteristiche

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La salamandra pezzata (Salamandra salamandra) è un anfibio appartenente alla famiglia delle Salamandridae. Questa specie è diffusa in Europa, principalmente nelle regioni montuose e umide. Con il suo aspetto distintivo e il suo comportamento affascinante, la salamandra pezzata è una creatura affascinante che merita di essere studiata e conosciuta.

In questo articolo andiamo a conoscere meglio insieme questa salamandra, le sue caratteristiche e il suo comportamento.

Caratteristiche fisiche

Salamandra pezzata  salamandra pezzata Salamandra pezzata: le sue caratteristiche Salamandra salamandra

Salamandra pezzata: caratteristiche fisiche. Anfibierettili.it | Foto by Canva.

La salamandra pezzata è facilmente riconoscibile grazie al suo corpo slanciato e alle sue vivaci colorazioni. Di solito, ha una lunghezza compresa tra 15 e 25 centimetri, anche se alcuni esemplari possono raggiungere i 30 centimetri. Le femmine sono più grandi e lunghe.

La sua pelle è liscia e umida, di colore nero con macchie gialle che si estendono lungo tutto il corpo. Questo schema di colorazione è un meccanismo di difesa, poiché le macchie brillanti avvisano i predatori della sua tossicità.

Infatti, sulla sua pelle ci sono tante ghiandole piccole che secernano un muco che ha una funzione battericida che le protegge dalle infezioni, diminuisce la disidratazione, ma ha anche una funzione repellente e che le rende non commestibili per i predatori.

Habitat e comportamento

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Habitat e comportamento della Salamandra pezzata. Anfibierettili.it | Foto by Canva.

La salamandra pezzata vive principalmente nelle foreste umide e nelle zone montane, dove può trovare rifugio tra le foglie cadute, sotto i tronchi d’albero o nelle fessure delle rocce.

È un animale notturno e trascorre gran parte del suo tempo nascosto durante il giorno. Vivono vicino a corsi d’acqua utili anche per deporre le larve che iniziano la loro vita acquatica.

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Alimentazione

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L’alimentazione della Salamandra pezzata. Anfibierettili.it | Foto by Canva.

La salamandra pezzata è un carnivoro opportunista e si nutre principalmente di insetti, lombrichi e piccoli molluschi. Grazie alla sua lingua appiccicosa e ai suoi movimenti rapidi, riesce a catturare le sue prede con facilità.

Salamandra pezzata: Conclusione

La salamandra pezzata è una specie affascinante che si adatta perfettamente all’ambiente umido delle foreste montane. Con la sua colorazione vivace e il suo comportamento notturno, è un animale che merita di essere osservato e studiato da vicino.

Come per gli altri animali, proteggere l’habitat naturale di questa specie è fondamentale per garantire la sua sopravvivenza e preservare la diversità biologica delle nostre foreste.

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Come educare i propri animali domestici?

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Come educare i propri animali domestici? animali domestici Come educare i propri animali domestici? woman holding two adult pet bearded dragons or beardies pogona vitticeps unusual cute pets

Avere in casa un amico a quattro zampe è una missione. Sicuramente le soddisfazioni e l’affetto che si hanno in cambio sono tante, ma non bisogna dimenticare che è un impegno serio. Una cane un gatto sono a tutti gli effetti dei veri e propri membri della famiglia; in quanto tali, meritano cure a more, ma vanno anche educati.

Capita infatti abbastanza spesso che gli animali di casa siano “viziati”. Talvolta per eccesso di affetto, ma in altri casi per la mancanza di strumenti educativi da parte del padrone. Se questo è il vostro caso, potete chiedere aiuto rivolgendovi a un esperto del settore.

Molte persone svolgono lavori a contatto con gli animali che li rendono autorevoli nel potervi seguire nell’addestramento del vostro animale.

Ma, proprio come accade per i figli, i primi educatori siete, e rimanete, voi padroni. Quindi ecco qualche consiglio su come educare i propri animali domestici, e a chi rivolgervi per un supporto.

Lavora sul tuo comportamento

Regola valida per ogni educatore: il tuo atteggiamento è fondamentale. È importante essere autorevoli, ma non autoritari, decisi ma non aggressivi. E avere pazienza ed empatia. Parlandone in modo teorico, può sembrare molto difficile; ma in realtà si tratta solo di usare il canale dell’affetto per insegnare ciò che è bene per l’animale stesso.

Igiene in casa

Imparare a gestire i bisogni fisiologici del proprio animale è la prima esigenza su cui porre attenzione. Prima riuscite a trovare un buon ritmo, meno saranno i momenti di tensione.

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Se avete un gatto, create da subito l’ambiente giusto per sistemare la lettiera e pulitela molto spesso. Se invece vi state prendendo cura di un cane, abituatelo a uscire seguendo orari per le passeggiate rigorosi e regolari. Ci vorrà sicuramente un po’ di tempo, ma più voi sarete costanti e sereni, prima otterrete il risultato.

Atteggiamento con gli estranei

Anche gli animali domestici che restano fra le mura di casa, come i gatti o i conigli, si trovano a dover gestire il rapporto con gli estranei. Non chiedete l’impossibile, pretendendo che il vostro animale giochi con i vostri amici perché a voi fa piacere metterlo in mostra. Ma non tollerate neppure che siano eccessivamente diffidenti o addirittura leggermente aggressivi.

Il metodo migliore è quello di operare a piccoli passi, ma costanti. Cominciate fin da subito ad abituarlo alla presenza di persone estranee, meglio se una per volta. Chiedete la collaborazione dei vostri amici al progetto, chiedendo loro un po’ di pazienza. E quando vedete che l’animale ha un atteggiamento corretto, premiatelo.

Addestratore cinofilo

Uno dei problemi più grossi che ci si ritrova a gestire coi cani, è la convivenza all’esterno. Il cane deve uscire almeno tre volte al giorno, e se abbia e tira ogni volta che vede un suo simile, la situazione può diventare stressante per voi. Prima che diventi ingestibile, chiedete consiglio a un addestratore cinofilo certificato. Saprà sicuramente indicarvi delle soluzioni per rendere le passeggiate al parco momenti piacevoli.

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Vipera: come proteggere il cane dai morsi

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Vipera: come proteggere il cane dai morsi  Vipera: come proteggere il cane dai morsi morso vipera cane 1

Ami fare passeggiate nella natura con il tuo cane? Attenzione ai morsi si vipera. Scopri in questo articolo come prevenirli.

In primavera e in estate è piacevole, oltre che salutare, fare delle lunghe passeggiate nella natura con i propri cani. Tuttavia anche in questo coso possono esserci dei pericoli dietro l’angolo che è bene imparare da evitare. In Italia non ci sono molti serpenti velenosi, gli unici che rappresentano un rischio concreto per le persone e soprattutto per i cani, sono le vipere.

Come riconoscere una vipera?

Nell’articolo intitolato come riconoscere una vipera, abbiamo descritto in modo approfondito le caratteristiche delle varie specie di vipera presenti nel territorio italiano. In ogni caso bisogna tener presente che spesso non è facile identificare con esattezza questi serpenti e in alcuni casi è possibile confonderli con specie che invece sono assolutamente innocue. In ogni caso i serpenti non vanno mai uccisi perché oltre a essere protetti, sono anche utili per l’ecosistema. Quindi per evitare brutte esperienze è bene evitare di entrare in contatto con qualsiasi tipo di serpente. Tuttavia quando si esce con i cani, questo non è per niente facile, perché questi animali per loro natura sono attratti dalle varie bestiole che incontrano nelle passeggiate in campagna.

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Come proteggere il cane dai morsi di vipera?

Bisogna ricordare che i serpenti velenosi non sono distribuiti uniformemente su tutto il territorio nazionale, quindi ci sono zone in cui sono assenti, rari o viceversa molto frequenti. Una prima forma di precauzione può essere quella di informarsi preventivamente sulla presenza di vipere nella zona in cui intendiamo fare escursioni con i cani. In questo caso è bene evitare che i nostri amici a quattro zampe possano scorrazzare liberi e accedere a prati e pietraie dove questi serpenti amano esporsi al sole o cacciare.

Come detto in precedenza, nel dubbio, è meglio evitare che i cani entrino in contatto con qualsiasi serpente, anche perché gli stessi potrebbero provocare danni a questi rettili così importanti per il nostro ecosistema. Per questo motivo è utile che i cani siano sempre ben educati prima di portarli in campagna, infatti, è quanto mai importante che questi obbediscano senza indugi ai comandi e ai richiami del padrone.

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Per gentile concessione dell’Allevamento Zanardis

Questo non vale solo per le razze più “delicate” e inermi, anche cani molto rustici e forti come i Rhodesian Ridgeback non hanno alcuna difesa nei confronti del morso di un serpente velenoso che in alcuni casi può anche avere esiti fatali. Quindi se si intende fare escursioni in luoghi in cui sono presenti le vipere è essenziale che i cani siano molto obbedienti e abituati a fermarsi al richiamo del padrone anche in presenza di altri animali che attirano la loro attenzione.

Che cosa fare se il cane è morso da una vipera?

Qualora uno dei vostri cani fosse morso da una vipera, è essenziale mantenere la calma ed evitare qualsiasi intervento fai da te. Succhiare il veleno come si vede nei film, è un errore da evitare. L’unica cosa da fare è correre dal veterinario più vicino, magari avvertendolo preventivamente dall’accaduto, così che lo stesso possa essere pronto a intervenire correttamente.

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