Vipere o colubri? La guida definitiva per riconoscerli in Italia

Vipere o colubri: saperli distinguere è il primo passo per guardare i serpenti italiani con occhi nuovi, senza paure inutili e con più rispetto per la natura.

Vipere o colubri? Scopri come riconoscerli in Italia

In Italia convivono due mondi paralleli: da una parte le vipere, poche specie velenose che incutono timore, dall’altra i colubri, un esercito di serpenti innocui che spesso vengono scambiati per i loro “cugini pericolosi”. La paura, però, è quasi sempre sproporzionata. Basta un incontro improvviso in un sentiero per scatenare reazioni esagerate, come fughe improvvise o, peggio ancora, tentativi di ucciderli.

Eppure distinguere questi animali non è complicato: si tratta di osservare piccoli dettagli e imparare ad ascoltare la natura. In questo articolo ti accompagno in una guida semplice e pratica, per capire a colpo d’occhio chi hai davanti e come comportarti senza rischi.

Serpenti in Italia: panoramica generale

La penisola italiana è un mosaico di ambienti, e non stupisce che ospiti una grande varietà di serpenti: circa venti specie, distribuite dalle Alpi alle isole più assolate. Solo quattro sono vipere, mentre la maggior parte appartiene ai colubri, totalmente innocui.

Eppure, per il grande pubblico, serpente significa automaticamente “pericolo”. Una vipera nascosta tra le pietre e un biacco che attraversa veloce la strada finiscono nello stesso calderone di paura. La realtà è ben diversa: il loro ruolo negli ecosistemi è prezioso e senza di loro le popolazioni di roditori crescerebbero a dismisura.

Le vipere: compatte, mimetiche e prudenti

Se pensi a una vipera, immagina un serpente tozzo, di media taglia, che raramente supera i 70 centimetri.

vipere

Testa triangolare

La prima cosa che colpisce è la testa, nettamente più larga del collo, quasi triangolare. Quelle ghiandole dietro gli occhi contengono il veleno che usano per cacciare piccoli roditori.

Pupilla “da gatto”

Se hai occasione di osservarla (meglio da lontano), la pupilla appare verticale, stretta e allungata: un dettaglio che non tradisce mai.

Disegni sul corpo

Il dorso presenta spesso un disegno a zig-zag scuro, ma non è una regola assoluta: alcune vipere possono essere uniformi, altre più macchiettate.

Comportamento tipico

Non aspettarti inseguimenti da film: le vipere sono lente, tendono a rimanere immobili confidando nel loro mimetismo. Solo se si sentono minacciate sibilano e, in rari casi, mordono.

I colubri: agili, veloci e innocui

I colubri rappresentano la maggioranza dei serpenti italiani, e sono quelli che più facilmente potresti incontrare in giardino o vicino a un muretto.

colubri

Linee eleganti

Il corpo è snello e flessuoso, la testa non si distingue molto dal collo. In alcuni casi possono superare abbondantemente il metro e mezzo, come il biacco.

Occhi rotondi

La pupilla è rotonda, grande e vivace: un segno immediato di innocuità.

Abitudini e specie comuni

Il biacco, scattante e curioso, è uno dei più diffusi. La natrice dal collare, invece, ama gli stagni e non è raro vederla nuotare. Tutti, però, hanno un istinto chiaro: scappare al minimo disturbo.

Vipere e colubri a confronto: i tratti chiave

Un confronto diretto aiuta a fissare bene le differenze:

  • Testa: triangolare e distinta nelle vipere, allungata e continua nei colubri.
  • Pupilla: verticale nelle vipere, rotonda nei colubri.
  • Corpo: corto e robusto nelle vipere, lungo e affusolato nei colubri.
  • Atteggiamento: le vipere restano ferme e si difendono, i colubri fuggono quasi sempre.

Dove vivono: habitat e incontri possibili

Le vipere preferiscono zone calde e soleggiate, con sassi, muretti e cespugli bassi. In montagna arrivano oltre i duemila metri. I colubri, invece, hanno conquistato ambienti molto più vari: dai boschi umidi alle campagne coltivate, fino ai bordi dei centri abitati.
Non di rado capita di sorprendere una natrice lungo un ruscello o un biacco che taglia la strada veloce come una freccia.

Incontro ravvicinato: come comportarsi

Se incroci un serpente, la prima reazione dovrebbe essere respirare a fondo e osservare.

Meglio fare così

  • Rimani a distanza: il serpente troverà da solo la via di fuga.
  • Se cammini in campagna, scarponi e pantaloni lunghi sono un’ottima precauzione.
  • Goditi l’osservazione: è un’occasione rara e affascinante.

Da evitare assolutamente

  • Non cercare di catturarlo o ucciderlo.
  • Non diffondere panico: il 90% degli incontri finisce in pochi secondi.
  • Non improvvisare rimedi in caso di morso: se sospetti sia una vipera, la sola scelta corretta è andare in ospedale.

Un ruolo ecologico da non sottovalutare

Serpenti e uomini hanno convissuto per millenni, e i primi hanno sempre avuto un compito chiaro: mantenere l’equilibrio. Eliminare vipere e colubri significa aprire la porta a esplosioni di roditori, con danni all’agricoltura e alla salute pubblica.
Riconoscerli e rispettarli diventa quindi un atto di responsabilità ecologica, oltre che di sicurezza personale.

Uno sguardo pratico per il futuro

Sapere distinguere vipere o colubri ti permette di vivere i tuoi percorsi in natura con più consapevolezza e meno ansia. La paura lascia spazio alla curiosità e al rispetto.
E se vuoi continuare il viaggio nel mondo dei serpenti, ti consiglio due letture: l’articolo sui serpenti in città e il calore urbano e quello dedicato ai serpenti più strani del mondo.

Foto © Canva

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