La salamandra che respira attraverso la pelle: un superpotere naturale

La salamandra respira pelle: sembra un paradosso, e invece è la chiave di sopravvivenza di alcuni anfibi, capaci di trasformare la pelle in un vero polmone naturale.

Ci sono animali che sembrano avere superpoteri. Non parliamo di fumetti, ma di natura pura: alcune salamandre, infatti, hanno rinunciato del tutto ai polmoni e respirano solo attraverso la pelle. È difficile da credere, eppure questo adattamento funziona alla perfezione.

Succede solo in ambienti umidi, dove l’aria e l’acqua offrono ossigeno a sufficienza. Quello che per noi sarebbe impossibile — vivere senza inspirare ed espirare — per loro è diventata la normalità. E in queste righe proveremo a capire come sia possibile, quali specie lo fanno e quali segreti evolutivi si nascondono dietro questa strategia.

La respirazione cutanea: quando la pelle si fa polmone

Immagina di non poter mai inspirare aria nei polmoni. Eppure, restare vivo. È così che vivono certe salamandre. La loro pelle, sottile come una membrana e ricchissima di minuscoli capillari, diventa un filtro attraverso cui l’ossigeno scivola dentro e l’anidride carbonica esce fuori. Non è un “trucco” secondario: è l’unico modo che hanno per respirare.

Salamandre senza polmoni: una stranezza che funziona

Il caso più estremo è quello delle salamandre della famiglia Plethodontidae. Non possiedono polmoni, punto. È un’anomalia incredibile nel mondo dei vertebrati, dove tutti — dai pesci agli uccelli — hanno sviluppato organi respiratori interni. Eppure loro prosperano. Le si trova arrampicate tra i muschi di un bosco umido o nascoste sotto le rocce di un ruscello di montagna. La pelle è la loro unica finestra sul mondo dell’ossigeno.

Come funziona davvero la respirazione cutanea

Scambi invisibili ma vitali

A occhio nudo non succede niente. Nessun movimento del torace, nessun respiro visibile. Eppure la pelle è al lavoro: le molecole di ossigeno penetrano nei tessuti, quelle di anidride carbonica se ne vanno. È un flusso continuo, silenzioso, che permette all’animale di restare vivo anche completamente immerso.

L’acqua come alleata

Il segreto è nell’umidità. L’ossigeno non viaggia nell’aria se la pelle è secca: deve essere disciolto nell’acqua. Per questo queste salamandre sono inseparabili da ambienti umidi, torrenti, grotte fresche. Senza umidità, la loro pelle perderebbe il potere respiratorio.

Habitat ideali: un mondo fatto di ombra e gocce

Passeggiando in un bosco appenninico, se ti chini a sollevare un sasso umido, potresti scorgere una salamandra che vive grazie a questa magia. Ombra, frescura, acqua che stilla tra le rocce: è questo il loro regno. Non potrebbero mai sopravvivere in un prato assolato o in un terreno secco. Sono legate indissolubilmente all’acqua e all’umidità, al punto da diventare un indicatore naturale di ecosistemi sani.

Specie protagoniste di questo adattamento

Il record appartiene alle salamandre americane dei Plethodontidae, un gruppo che conta centinaia di specie. Alcune, come la salamandra rossa (Pseudotriton ruber), si muovono tra i ruscelli delle foreste, perfettamente adattate a questo stile di vita. Ma non sono le uniche: anche alcuni tritoni sfruttano la respirazione cutanea, specie quando trascorrono lunghi periodi sott’acqua, anche se conservano piccoli polmoni di riserva.

Vantaggi e svantaggi di un superpotere

Il lato positivo

Niente polmoni significa corpo più snello e flessibile: perfetto per infilarsi nelle fessure delle rocce o restare aderenti ai sassi dei torrenti. Inoltre, queste salamandre non devono emergere per respirare: possono restare nell’acqua corrente, invisibili ai predatori.

Il lato fragile

Ma il rovescio della medaglia è pesante: senza umidità, muoiono. La loro vita dipende da condizioni ambientali molto precise. Inoltre, la quantità di ossigeno assorbibile dalla pelle ha dei limiti: per questo motivo sono quasi sempre animali di piccola taglia.

Un enigma evolutivo e qualche curiosità

Perché mai un vertebrato dovrebbe rinunciare ai polmoni? Gli scienziati avanzano ipotesi: vivere in acque fredde e ossigenate, dove i polmoni erano più un ingombro che un vantaggio; oppure la necessità di non galleggiare, rimanendo stabili sul fondo dei ruscelli. Quale che sia la spiegazione, il risultato è affascinante: un intero gruppo di vertebrati che ha scelto un’altra strada.

salamandra respira attraverso la pelle

Oggi queste salamandre sono un laboratorio vivente per la biologia: studiarle significa capire meglio i limiti e le potenzialità dell’evoluzione. Ogni loro respiro silenzioso — invisibile ai nostri occhi — racconta una storia di adattamento millenario.

Uno sguardo oltre: altre meraviglie degli urodeli

La salamandra che respira attraverso la pelle ci insegna che la natura non smette mai di sorprenderci. Dove noi vediamo limiti, lei trova soluzioni. Vuoi scoprire altre stranezze? Allora leggi anche gli articoli sulle salamandre giganti, veri colossi dei fiumi asiatici, e sui tritoni italiani, piccoli gioielli nascosti nelle acque del nostro Paese.

Foto © Canva

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