Quanto vive l’iguana: scopri i segreti di questo sauro
C’è qualcosa di ipnotico nell’iguana. Con quella cresta seghettata, gli occhi attenti e il passo lento, sembra uscita da un’era antica, sopravvissuta a tutto.

Tra i rettili tropicali è una delle creature più affascinanti e longeve, amata da chi ne apprezza la calma e la pazienza. Ma quanto vive davvero un’iguana?
La risposta, come spesso accade in natura, dipende da moltissimi fattori: specie, habitat, cure e perfino dalla quantità di sole che riceve ogni giorno. Scopriamo insieme i segreti che le permettono di vivere così a lungo — sia nella giungla che tra le pareti di casa.
Quanto vive un’iguana: la risposta breve
In media, un’iguana vive tra 10 e 20 anni, ma questo numero può raddoppiare con le giuste attenzioni. L’iguana verde, la più diffusa come animale domestico, di solito raggiunge i 15 anni, ma esemplari curati con precisione quasi “scientifica” hanno superato i 25. In libertà, invece, il tempo corre più veloce: tra predatori, malattie e lunghi periodi di siccità, pochi individui arrivano oltre i 10 anni.
Vita in natura e in cattività
Immaginala nel suo mondo: rami intrecciati, luce calda filtrata dal fogliame, gocce di pioggia che scivolano sulla pelle. In questo scenario tropicale, l’iguana vive libera ma vulnerabile. Ogni ombra può nascondere un rapace, ogni torrente una sfida. La vita è intensa, ma breve.
Nel terrario, invece, il ritmo cambia. Un’iguana domestica non teme predatori né siccità, ma dipende completamente da noi: dalla lampada giusta, dal calore costante, dall’acqua pulita. È un piccolo universo controllato, che può diventare paradiso o prigione a seconda di quanto impariamo a rispettare la sua natura.
Differenze tra iguana verde, iguana delle Antille e altre specie
Non tutte le iguane invecchiano allo stesso modo. La più nota, l’iguana verde (Iguana iguana), è anche la più resistente e adattabile. Con le cure adeguate, può superare i vent’anni. L’iguana delle Antille (Cyclura), invece, vive più a lungo: alcuni esemplari raggiungono i 35 anni, una longevità sorprendente per un sauro.
Più dinamica e impetuosa, l’iguana spinosa (Ctenosaura) raramente oltrepassa i 12 anni, mentre l’affascinante iguana marina delle Galápagos, che si nutre di alghe e affronta onde e correnti, resta sotto i 15.
Perché in casa può vivere di più
Può sembrare paradossale, ma un’iguana in casa — se allevata con competenza — può vivere più a lungo di una libera in natura. Il motivo è semplice: in cattività non ci sono predatori, parassiti o lunghi periodi di scarsità. Tuttavia, ogni vantaggio porta con sé una responsabilità.
Una temperatura sbagliata o una lampada UVB spenta per giorni possono fare più danni di qualsiasi nemico naturale. Il segreto sta nel ricreare un piccolo frammento di foresta tropicale, con luce, calore e spazio per muoversi. Solo così l’iguana si sente “a casa”.
Fattori che influenzano la longevità
Alimentazione corretta e luce UVB
Molti pensano che l’iguana possa mangiare “un po’ di tutto”, ma è un errore comune. È un’erbivora rigorosa, e il suo organismo non tollera proteine animali. Verdure a foglia verde, fiori di ibisco, cicoria e un po’ di frutta sono la base perfetta. Un’alimentazione troppo ricca o sbilanciata provoca danni ai reni e accorcia la vita in modo drastico. La luce UVB è il suo sole artificiale. Senza, il calcio non viene assorbito e le ossa diventano fragili.
Temperatura e umidità ideali
Ogni iguana ha un termometro interno perfettamente calibrato. Ama il calore, ma teme il freddo secco. Nel terrario, la temperatura diurna deve stare tra 28 e 35 °C, mentre la notturna può scendere a 24 °C. L’umidità tra il 70 e l’80%. Un ambiente troppo secco la disidrata, uno troppo umido favorisce muffe e infezioni.
Attività fisica e arricchimento ambientale
Anche se può sembrare placida, l’iguana ha bisogno di muoversi. Ama arrampicarsi, saltare tra i rami e osservare dall’alto il suo territorio. Un ambiente spoglio la rende apatica, uno ricco di stimoli la mantiene in forma.
Malattie e segnali di stress che accorciano la vita
Gli occhi raccontano molto. Un’iguana sana ha lo sguardo vivo, pelle elastica e movimenti fluidi. Se smette di mangiare, cambia colore o resta immobile per ore, qualcosa non va. Le patologie più frequenti — malattia ossea metabolica, insufficienza renale e infezioni respiratorie — sono spesso legate a errori ambientali. Un buon veterinario specializzato può fare la differenza.
Record di longevità: l’iguana più vecchia documentata
Tra le storie più curiose, c’è quella di Rhino, un’iguana delle Antille vissuta in un centro naturalistico della Florida. Era stata trovata ferita, curata e accudita per decenni, fino a raggiungere i 40 anni di età. Il suo caso dimostra quanto la dedizione e l’ambiente giusto possano allungare la vita di questi animali antichi e meravigliosi.
Iguana e interazione umana
Convivere con un’iguana è un’esperienza che insegna la calma. Non ama le coccole, ma può imparare a fidarsi. Molti esemplari riconoscono la persona che li accudisce e si lasciano nutrire con serenità. Il trucco è non forzare mai l’interazione: ogni passo va guadagnato con pazienza.
Curiosità: perché viene chiamata “il drago erbivoro”
Osservarla mentre si riscalda al sole, la cresta che vibra alla brezza, è come vedere un piccolo drago dei tropici. Eppure, dietro quell’aspetto fiero, si nasconde un animo pacifico: un vero drago erbivoro. Le sue squame riflettono la luce con sfumature verdi e oro, e durante la muta sembra quasi rinascere. In alcune culture caraibiche, l’iguana è simbolo di rinnovamento e saggezza.
Un’iguana può vivere molti anni, ma solo se la sua vita è “costruita” con rispetto. Luce, calore, verdure fresche e tranquillità: quattro elementi semplici che valgono più di qualsiasi medicina. Prendersene cura è un impegno, ma anche un modo per riscoprire la lentezza della natura. Ogni giorno, nel suo silenzio antico, l’iguana ci ricorda che la vita non va accelerata: va semplicemente vissuta bene.
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