Gli occhi delle lucertole: come vedono al buio e percepiscono il mondo
Gli occhi delle lucertole ci raccontano un mondo invisibile: capaci di adattarsi al buio e al sole, aprono finestre su colori e dettagli che sfuggono alla nostra vista quotidiana.

Chiunque abbia osservato una lucertola al sole conosce la sensazione di essere studiato da due minuscoli fari. Gli occhi delle lucertole non sono semplici strumenti per “vedere”: sono lenti evolutive, affinate in milioni di anni, capaci di trasformare ombra e luce in mappe sensoriali. Grazie a questa abilità, anche quando il giorno sfuma nel crepuscolo, continuano a scivolare tra rocce e foglie con una sicurezza sorprendente.
Il loro modo di percepire il mondo non è soltanto diverso dal nostro: è quasi alieno. Dove noi vediamo scuro, loro colgono ancora forme; dove i nostri occhi si fermano, i loro aprono un varco nello spettro ultravioletta. In questo viaggio scopriremo come funzionano i loro occhi, cosa li distingue dai nostri e perché la loro vista nasconda più segreti di quanto immaginiamo.
Gli occhi delle lucertole: un capolavoro evolutivo
Immagina di trovarne una immobile su un muretto: sembra distratta, ma in realtà i suoi occhi registrano ogni dettaglio. La posizione laterale garantisce un campo visivo ampio, quasi panoramico, e permette di avvistare un predatore con anticipo. Non è un caso se molti studiosi li descrivono come “antenne luminose”, più che semplici globi oculari.
Al centro della retina, in alcune specie, si trova una fovea: una piccola zona capace di mettere a fuoco con grande precisione, un po’ come lo zoom di una fotocamera. È qui che la lucertola decide se lo sfarfallio di un’ala è degno di un balzo fulmineo.
Vista diurna e notturna: due modalità in un solo sguardo
Le lucertole non possiedono superpoteri notturni come i gatti, ma non per questo brancolano al buio. Hanno imparato a “girare la manopola” tra due sistemi visivi: i coni, attivi di giorno per i colori, e i bastoncelli, che di sera entrano in gioco aumentando la sensibilità alla luce.
Così, al tramonto, quando per noi il paesaggio diventa indistinto, per loro rimane leggibile. Non vedono il buio assoluto, certo, ma quanto basta per orientarsi tra le pieghe di una corteccia o scivolare silenziose in mezzo all’erba alta.
Colori e ultravioletto: una tavolozza invisibile
Se potessimo indossare gli occhi di una lucertola per qualche minuto, rimarremmo sbalorditi. Non solo distinguono colori con finezza, ma scorgono anche l’ultravioletto, uno spettro che per noi è cieco. Questo “sesto senso cromatico” si rivela soprattutto nelle relazioni sociali: alcune specie mostrano riflessi che brillano solo sotto la luce UV, segnali che per noi restano invisibili ma che per loro sono inequivocabili inviti al corteggiamento.
È come se vivessero in un mondo con sfumature aggiuntive, un paesaggio dipinto con pennellate che i nostri occhi non sapranno mai cogliere.
Il radar del movimento
Le lucertole sono maestre nel catturare insetti grazie a una sensibilità particolare ai movimenti rapidi. Non si lasciano distrarre da ciò che è immobile, ma un battito d’ala, un vibrare d’erba, bastano a farle scattare.
Osservandole, sembra che restino a lungo immobili senza motivo. In realtà stanno leggendo il campo visivo come una tela dinamica, in attesa di un segnale: e quando arriva, il loro corpo risponde in frazioni di secondo.
Specie tropicali e mediterranee: due mondi a confronto
La vista di una lucertola tropicale è diversa da quella di una mediterranea. Nelle foreste fitte, dove la luce filtra a tratti, gli occhi sono allenati a distinguere contrasti e sfumature sottili. Al contrario, sotto il sole mediterraneo, abbagliante e spesso spietato, gli occhi hanno sviluppato pigmenti che agiscono come occhiali da sole naturali.
Chi vive in campagna lo sa bene: le lucertole sui muri caldi non sembrano mai disturbate dal riverbero, segno che il loro sguardo si è tarato perfettamente su quell’ambiente.
Gli occhi come linguaggio
Oltre a essere strumenti di caccia, gli occhi sono parte della vita sociale. Nei rituali di corteggiamento, i movimenti del capo e gli sguardi diventano una vera conversazione visiva. Alcuni maschi, per esempio, inclinano la testa mostrando riflessi che brillano solo per una femmina della stessa specie.
In questi casi, gli occhi non servono a guardare, ma a farsi guardare. Una forma di dialogo silenzioso che ci ricorda quanto la vista sia intrecciata anche alla comunicazione.
Curiosità che stupiscono
Alcune lucertole, a seconda della luce, modificano la pigmentazione degli occhi per regolare la quantità che vi entra: un trucco semplice, ma efficace, che ricorda il gesto umano di strizzare le palpebre sotto il sole.
E poi c’è la quasi totale visione a 360°. Grazie alla posizione laterale degli occhi, riescono a sorvegliare ciò che avviene davanti, ai lati e persino dietro il corpo. Un vantaggio enorme: mentre si scaldano al sole, possono monitorare allo stesso tempo il volo di un insetto e l’ombra di un rapace in avvicinamento.
Uno sguardo diverso dal nostro
Gli occhi delle lucertole sono finestre su un mondo che noi possiamo solo immaginare: un mondo di contrasti minimi, di riflessi invisibili, di movimenti impercettibili. Hanno trasformato la vista in uno strumento di sopravvivenza, ma anche in un linguaggio sociale, in un filtro poetico che regala a chi sa osservare un’idea della natura come pura invenzione.
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