Lucertola volante che plana tra alberi: sembra un drago moderno
La lucertola volante è un piccolo drago dei tropici: si lancia dagli alberi e plana silenziosa, mescolando realtà e leggenda.

In certe foreste dell’Asia basta alzare lo sguardo per scoprire qualcosa che sembra uscito da un sogno. Tra le liane e le chiome, un’ombra improvvisa si stacca dal tronco e attraversa l’aria. È la lucertola volante, un rettile che porta con sé l’eco di antichi draghi. Non batte le ali, perché non può, ma tende membrane sottili e si lascia trasportare come un paracadute vivente.
La sua vita è un equilibrio tra agilità, mimetismo e rituali colorati: un esempio sorprendente di come l’evoluzione sappia creare meraviglie. In questo viaggio racconteremo come appare, come plana, dove vive e perché incanta chiunque lo incontri.
Chi è la lucertola volante (Draco volans e specie affini)
Non serve molta fantasia per capire perché venga chiamata “drago”. La lucertola volante, nota agli scienziati come Draco volans, non supera i 20 centimetri, eppure sembra molto più grande quando spalanca le sue ali di pelle.
Esistono diverse specie affini, tutte raccolte nel genere Draco. Abitano in Indonesia, nelle Filippine, in Malesia. Alcune mostrano colori più accesi, altre rimangono in tonalità terrose. Ma tutte condividono lo stesso talento: trasformare il salto in una planata elegante, da un ramo all’altro, senza mai toccare il terreno.
Come funziona il volo planato
Le membrane alari (patagi)
Il trucco sta nelle membrane cutanee, chiamate patagi. Sono sottili lembi di pelle che partono dai fianchi e si aprono grazie a costole mobili, come piccole stecche naturali. Quando l’animale si lancia, le membrane si distendono e il corpo si allunga, assumendo l’aspetto di un aquilone vivente.
La coda come timone
La coda, lunga e flessibile, diventa un timone. Con lievi oscillazioni la lucertola corregge la traiettoria, inclina il corpo, aggiusta la discesa. Così atterra senza rumore sul tronco, aggrappandosi con le zampe e sparendo quasi subito grazie ai colori che imitano la corteccia.
Habitat naturale: le foreste tropicali del Sud-Est asiatico
Chi ha camminato in una foresta tropicale sa quanto sia un mondo a parte: l’umidità che avvolge, i suoni continui di insetti e uccelli, i raggi di sole che faticano a penetrare. È qui che la lucertola volante vive, invisibile finché non decide di saltare.
Non ama il suolo: lì i predatori sono troppi. Preferisce la sicurezza dei rami alti, dove trova tutto ciò che le serve. Tra le cortecce e le foglie si muove con cautela, confondendosi perfettamente con l’ambiente. Solo chi ha pazienza riesce a scorgerla.
Alimentazione e comportamento quotidiano
Il suo menù è semplice: formiche, termiti, piccoli insetti alati. Prede umili, ma abbondanti. Con movimenti rapidi le cattura e subito si rimette in allerta, pronta a scivolare via in una planata se sente un pericolo.
Durante le ore più calde la si vede ferma, immobile a scaldarsi, quasi stesse riposando. Ma basta poco per rianimarla: un rivale, una femmina, un insetto che passa. La sua giornata è fatta di attese, brevi inseguimenti e voli silenziosi.
Il corteggiamento spettacolare e l’uso delle ali come display
Se il volo serve per sopravvivere, le ali servono anche per esibirsi. I maschi non si limitano a planare: spalancano i patagi e li mostrano come bandiere colorate. Alcuni sono gialli, altri arancio o blu intenso.
A questo spettacolo aggiungono il gular flap, un lembo di pelle sotto la gola che si solleva e vibra come un piccolo ventaglio. È un linguaggio visivo, fatto di colori e gesti. Un modo per dire “sono forte, sono sano, scegli me”. E, allo stesso tempo, un avvertimento agli altri maschi: “questo è il mio territorio”.
Perché viene chiamata “drago moderno”
La somiglianza con i draghi non è solo suggestione. Chi la osserva planare ha davvero l’impressione di vedere un drago in miniatura: ali sottili, corpo snello, coda che si muove nell’aria.
Eppure, non c’è nulla di magico. È tutto frutto di adattamenti naturali, modellati dal tempo e dall’ambiente. Ed è proprio questo che affascina: il fatto che la natura, da sola, sia riuscita a inventare qualcosa che ricorda le creature delle leggende.
Minacce e conservazione delle lucertole volanti
La loro vita dipende dagli alberi. Senza alberi, niente voli, niente territori, niente rifugi. Per questo la deforestazione è il nemico più grande. Ogni volta che un pezzo di foresta viene abbattuto, le lucertole volanti perdono il loro mondo.
Non sono ancora considerate in grave pericolo, ma il loro futuro è legato a doppio filo alla tutela delle foreste del Sud-Est asiatico. Conservare quelle chiome significa conservare anche la possibilità di vedere un piccolo drago planare davanti ai nostri occhi.
La lucertola volante non è un’invenzione di fantasia: è un animale reale che vive nascosto tra i rami delle foreste asiatiche. Piccola, discreta, ma capace di trasformare un salto in un volo.
Chi vuole scoprire altri rettili straordinari può leggere anche l’articolo sulle lucertole più strane del pianeta e quello dedicato alle lucertole giganti delle isole. Ogni specie ha una storia che sembra uscita da un mondo parallelo.
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