Axolotl

Axolotl

Gli Axolotl (Ambystoma mexicanum) sono salamandre che provengono dal lago Xochimilco vicino a Città del Messico. La loro caratteristica principale è che non completano la metamorfosi vivendo per sempre nell’acqua, questo fenomeno è chiamato neotenia.

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Famiglia: AMBYSTOMATIDAE;Il lago Xochimilco vicino Città del Messico è il luogo in cui vive l'Axolotl
Nome scientifico: Ambystoma mexicanum;
Nome inglese: Axolotl;
Lunghezza: 20-25 cm;
Dieta: vermi, crostacei ;
Attività: Diurno e notturno;
CITES: App. II All. B;
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DESCRIZIONE

Glia Axolotl sono facili da allevare e da riprodurre in cattività e per questo attirano molte persone che decidono di allestire delle vasche per allevarli. Il loro aspetto insolito è dovuto ad un fenomeno conosciuto come neotenia, che nel caso degli anfibi consiste nel non completare la metamorfosi. Le larve di questa specie, spesso mantengono le caratteristiche dello stadio larvale come le branchie esterne e continuano la vita acquatica, riuscendo nonostante ciò, a raggiungere la maturità sessuale e a riprodursi. Si tratta quindi di animali molto interessanti che regalano grandi soddisfazioni dal punto di vista dell’allevamento. In commercio si trovano esemplari ancestrali dal colore nero-grigio, albini, pezzati e altri morph molto attraenti. La maggior parte degli axolotl raggiungono approssimativamente i 25 cm di lunghezza, dalla punta del naso alla fine della coda, ma in alcuni casi rari è possibile che raggiungano anche dimensioni maggiori. Gli Axolotl raggiungono la maturità quando misurano circa 18 cm, risultato che si può ottenere in 7-8 mesi con una cura particolarmente attenta, ma solitamente ci vuole un annetto per avere un Axolotl maturo. In cattività vivono mediamente una decina di anni, ma in alcuni casi possono vivere anche molto di più.

 STABULAZIONE

Axolotl in acquario

photo credit: Mike Bowler(license)

La soluzione migliore per ospitare in casa gli Axolotl  è quella di stabularli in una acquario che abbia un ottimo sistema filtrante ma nello stesso tempo non crei troppa turbolenza in acqua, in quanto questi urodeli amano l’acqua ferma e se vengono mantenuti in un acquario con un filtro che crea troppa corrente nel giro di qualche mese finiranno per ammalarsi a causa dello stress e della difficoltà nell’alimentarsi. Per quanto riguarda le dimensione diciamo che devono essere garantiti almeno 20 litri per ogni esemplare adulto. Gli Axolotl non escono dall’acqua quindi le zone emerse sono inutili ed è preferibile riempire completamente l’acquario, stando però attenti ad adoperare un coperchio che impedisca a questi ultimi di saltare fuori.

Gli Axolotl non amano la luce, quindi è preferibile non accendere l’illuminazione dell’acquario ma in tal caso è opportuno fornire loro molti ripari in cui potranno rifugiarsi al buio. L’illuminazione è in generale per il nostro piacere di osservazione e per il beneficio di piante d’acquario. In ogni modo è bene utilizzare neon per l’acquariologia, accertandoci però che non emettano troppo calore.

Temperature intorno ai 21° sono ben tollerate dagli Axolotl, anche se è meglio mantenerli tra i 15 e 18°. Temperature superiori ai 23° sono mal tollerate, generando stress e portandoli addirittura anche alla morte.  Gli axolotl hanno la cattiva abitudine di ingoiare la ghiaia durante i pasti, questo può portare a fatali occlusioni intestinali, quindi come substrato è bene adottare sassi che abbiano una dimensione superiore a quella della testa dell’Axolotl.

Gli axolotl sono molto ghiotti di lombrichi vivi, ma per alimentarli potremo ricorrere anche ai chironomus e ai tubifex, normalmente venduti in barrette surgelate per l’alimentazione dei pesci tropicali. Per integrare la dieta possiamo di tanto in tanto offrirgli dei pezzi di gamberetti bolliti.

Axolotl che mangia un lombrico

photo credit: AJC1(license)

L’acqua del rubinetto assoluta è pericolosa per gli Axolotl, quindi è bene utilizzare in parte acqua d’osmosi o comunque utilizzare dei condizionatori per uso acquariologioco. In generale i parametri dell’acqua devono essere simili a quelli che solitamente si mantengono per la maggior parte dei pesci d’acquario, anche se gli Axolotl sono meno esigenti in tal senso.Bisogna toccare gli Axolotl solo se strettamente necessario in quanto hanno una struttura scheletrica molto delicata e una pelle molto permeabile alle sostanze chimiche come saponi detersivi ecc.

RIPRODUZIONE

Gli Axolotl generalmente raggiungono la maturità sessuale una volta che hanno raggiunto circa 18 cm di lunghezza totale. Le femmine tendono ad essere un po’ più tardive rispetto ai maschi e sono mature con uno-due mesi di ritardo. In ogni modo è bene non far riprodurre gli Axolotl prima dei 18 mesi di vita, in questo modo saremo sicuri che avranno raggiunto il massimo sviluppo fisico. Un Axolotl femmina può deporre più di 1000 uova e questa caratteristica comporta un enorme sforzo fisiologico da parte dell’animale, quindi un animale troppo giovane che non è nel pieno della forma fisica rischia di morire a causa dello stress dovuto alla riproduzione.

Ci sono due cose da osservare per capire il sesso degli Axolotl, Il primo è che femmine mature tendono ad avere corpi molto più rotondeggianti per via delle numerose uova presenti nel loro addome. Ma il metodo più efficace è quello è quello di osservare la regione cloacale che nel maschio sessualmente maturo risulta gonfio, mentre nella  femmina è considerevolmente meno rigonfio.

La stagione riproduttiva del Axolotl è da dicembre a giugno ma in cattività possono essere allevati in qualsiasi periodo dell’anno, anche se i migliori risultati si ottengono nei primi mesi dell’anno. Per favorire il corteggiamento e la riproduzione si può ricorrere a variazioni di temperatura e fotoperiodo, come spesso si fa con i rettili o latri  anfibi, tuttavia se si tengono gli Axolotl in una stanza  che riceve lice naturale da una finestra, la riproduzione avverrà senza problemi appena varierà la durata delle ore solari e di conseguenza le temperature.

Una coppia di Axolotl ben alimentati e tenuti in condizioni ottimali si riprodurrà almeno una volta all’anno, tuttavia è possibile ottenere anche più deposizioni. L’acquario per la deposizione deve essere arredato con molte piante da acquario e pietre con superfici levigate in questo modo si favorirà la stabilità delle spermatofore che altrimenti non si reggeranno correttamente, slittando sul vetro o sulla platica. Durante il corteggiamento e la fecondazione è meglio non disturbare gli animali.

Piccola larva di Axolotl in un cucchiaio

photo credit: Kori Monster(license)

Durante il corteggiamento il maschio nuota intorno alla femmina sollevando la coda e cercando con movimenti vigorosi di avvicinarla alla spermatofora, quando questa sarà esattamente sopra di essa, penetrerà nella cloaca fecondandola. Da questo momento nel giro di qualche ora, o di qualche giorno (fino a 2) la femmina inizierà a deporre, espellendo singolarmente ogni uovo e attaccandolo sulle foglie delle piante e su ogni superficie disponibile. Finita la deposizione è meglio allontanare il maschio.

Le uova possono essere da 100 a 1000, in base alle dimensioni, all’età e allo stato di salute della femmina. La schiusa avviene dopo circa 2-3 settimane. La percentuale maggiore di schiusa si ottiene quando le uova sono attaccate alle piante, perché queste ultime favoriscono la circolazione dell’acqua. Le uova devono essere mantenute per tutto il periodo di incubazione in acqua ben areata (per questo è bene munirsi di una pompa con pietra porosa) ad una temperatura di 20 °.

Dopo la schiusa i piccoli Axolotl sono lunghi circa 11 millimetri, e inizialmente non si nutrono fin quando non avranno completamente riassorbito il tuorlo. Successivamente andranno nutriti con naupli di Daphnia , è molto importante non prendere in natura ceppi di questo crostaceo in quanto si rischia seriamente di introdurre parassiti e agenti patogeni a cui gli Axolotl sono molto sensibili, quindi si raccomanda l’acquisto presso rivenditori professionali che possano garantirci ceppi sani e privi di contaminazioni.

Inizialmente le larve possono essere allevate e nutrite tutte insieme, ma dal momento in cui inizieranno a spuntare le zampe anteriori andranno separate, in quanto inizieranno ad avere comportamenti cannibalistici. Le larve non cresceranno mai uniformemente quindi è bene separarle in gruppi in base alle dimensioni, alimentandole ogni giorno e cambiando spesso l’acqua in quanto si sporcherà velocemente. Arrivate a 25 mm quando saranno spuntate le zampe posteriori è possibile iniziare ad alimentarle con piccoli vermi, a questa dimensione è bene non mettere più di 25 in acquari da 25-30 litri.

In copertina photo credit: AJC1(license)

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