La Litoria caerulea è una rana arboricola originaria dell’??Australia settentrionale, orientale e parte della Nuova Guinea.
[su_box title=”SCHEDA SINTETICA” style=”soft” box_color=”#40ac06″ title_color=”#14130f”]
Famiglia: HYLIDAE,
Nome scientifico: Litoria caerulea,
Nome inglese: White’s tree frog,
Lunghezza: 5-10 cm,
Dieta: Insetti
Attività: Notturna,
CITES: No,[/su_box]
[su_label type=”warning”]Questa scheda è basata sulla specie più rappresentativa ma è valida anche per le specie affini, per le quali inoltre ci saranno eventuali articoli di approfondimento. [/su_label]
DESCRIZIONE
Queste grandi rane che misurano dai 5 ai 12 cm, hanno solitamente una colorazione verde molto appariscente ma a volte assumono una tonalità bluastra, in alcuni individui si possono riscontrare alcune macchioline di colore bianco.Gli esemplari adulti tendono ad avere delle prominenze grasse su entrambi gli occhi. È una delle rane più comunemente allevate in Italia ed è di facile reperimento sia nelle fiere del settore che nei negozi specializzati. Come sempre è meglio acquistare animali nati in cattività. Gli adulti possono raggiungere i 12 cm, ma solitamente le femmine non superano i 10 cm, i maschi invece sono leggermente più piccoli e presentano una sacca vocale con cui emette richiami.
STABULAZIONE
Le litorie non hanno particolari esigenze in allevamento, basterà un terrario orizzontale da 60×40 cm con altezza minima di 35 cm per allevare un piccolo gruppo di 4 esemplari, anche se trattandosi di una rana prevalentemente arboricola, sarebbe meglio adottare un terrario sviluppato maggiormente in altezza. Come materiale è preferibile il vetro o il plexiglas, l’importante è garantire sempre un ottima ventilazione per scongiurare l’insorgere di muffa e funghi. Anche se si tratta di rane che vivo in gruppo è preferibile non mettere insieme esemplari con taglie troppo differenti per evitare eventi di cannibalismo.
Per quanto riguarda l’illuminazione, non bisogna mai mettere lampadine o neon all’interno del terrario per evitare che le rane si ustioni. Per riscaldare il terrario è preferibile l’uso di una tappetino riscaldante collegato ad un termostato, mentre per l’illuminazione è preferibile adottare neon o lampade a fluorescenza in quanto gli spot surriscaldano troppo l’ambiente, comunque la temperatura ideale è di 26°, da abbassare leggermente nelle ore notturne.
Un ottimo substrato per la litoria caerulea è la fibra di cocco oppure la torba non fertilizzata, questi materiali garantiscono una buona tenuta dell’umidità e si rivelano meno pericolosi rispetto alla sabbia, in caso di ingestione accidentale.
Il cibo per eccellenza sono i grilli oppure piccole blatte del tipo B. Lateralis. Gli adulti di Litoria caerulea vanno nutriti fino a 3 volte a settimana inserendo una manciata di grilli nel terrario e togliendo quelli che non saranno divorati in una ventina di minuti. I giovani possono essere nutriti a giorni alterni con microgrilli, neanidi di blatta lateralis e pezzetti di lombrichi.
L’acqua è ovviamente un elemento importantissimo: nel terrario deve essere presente una ciotola che possa ospitare tutte le rane contemporaneamente. L’acqua deve essere sempre pulita, ed è bene usare acqua di osmosi o acqua per alimentazione umana liscia, mai acqua di rubinetto. La ciotola va posizionata nella zona più calda del terrario per favorire l’aumento di umidità, nonostante ciò è bene vaporizzare almeno una volta al giorno con l’ausilio di uno spruzzino.
RIPRODUZIONE
Queste splendide rane si riproducono in natura dopo periodi di abbondanti piogge. Se vorremo tentare la riproduzione è essenziale simulare questo fenomeno anche nel terrario, magari istallando un impianto di gocciolazione. Sempre in natura entrambi i sessi si incontrano presso corsi d’acqua; il maschio della litoria, afferra la femmina con le zampe anteriori assumendo la classica posizione dei copula degli anuri. La femmina depone centinaia di uova che il maschio feconda appena espulse, ciò in cattività avviene, ovviamente nelle ciotole per l’acqua o nella zona “acquatica” del terrario.
Le uova si schiudono in 2-3 giorni e girini e i girini possono essere nutriti con mangime per pesci tropicali, la metamorfosi avviene entro 2 mesi per la maggior parte girini, ma alcuni possono prolungare questa fase anche per un anno. Le rane appena metamorfosate sono molto piccole e devono essere alimentate quotidianamente con drosofile, per poi passare ai microgrilli e alle neanidi di blatta lateralis, con l’aumento delle dimensioni.
In copertina photo credit: Kieran Palmer (license)